lunedì 28 febbraio 201122:50
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  • Famiglia: Solanaceae 
  • Specie: Solanum tuberosum L.

La patata è una pianta originaria dell’america meridionale proviene dal Perù e dal Cile. Fu introdotta in Europa nel 1500 senza molto successo, all’inizio venne utilizzata come pianta ornamentale. In Italia venne coltivata su larga scala solo nella seconda metà del 1700 soprattutto negli appennini e sulle alpi, ma ancora agli inizi dell’ottocento la patata era considerato un cibo per poveri.
  • Varietà: Le patate vengono distinte a seconda della consistenza della pasta che può essere soda o farinosa.

  1. Patate bianche: sono farinose, perché molto ricche di amido. Sono adatte alla preparazione del purè, gli gnocchi, le crocchette, gli sformati e, in generale, per tutti i composti morbidi a base di patate.
  2. Patate gialle: sono compatte, sode e poco farinose, sono ideali da friggere, lessare, cuocere in forno, in umido.
  3. Patate rosse: hanno la polpa soda e compatta, che rimane consistente anche dopo una lunga cottura. Le patate rosse sono ideali lessate, al forno o in umido e fritte.
  4. Patate novelle: hanno sapore delicato e la buccia sottile sono raccolte nel periodo primaverile, prima della completa maturazione.
  • Valore nutritivo: Le patate hanno un alto contenuto in amido quindi sono considerate un cibo energetico, contengono però anche sali minerali come fosforo e potassio (è una delle migliori fonti di potassio per l’organismo umano), contiene anche vitamina C simile a quella contenuta nei pomodori contiene invece poco sodio. Fornisce 85 Kcal per 100 gr.
  • Conservazione: Il luogo più adatto per conservare le patate è un ambiente buio, fresco e asciutto, cioè una cantina, con una temperatura di circa 10 °C, la temperatura di 0° produce il congelamento. La luce fa assumere alle patate una colorazione verde a causa della formazione della solanina un alcaloide tossico se ingerito in elevate quantità, che le rende inadeguate all'uso in cucina, mentre le temperature eccessivamente basse le rendono troppo dolci.

Pablo Neruda (Nuevas Odas Elementales, 1955)

ODE ALLA PATATA.PAPA,
ti chiamipapae non patata,
non nascesti castigliana:
sei scuracomela nostra pelle,
siamo americani,
papa,
siamo indios.
Profonda
e soave sei,
polpa pura, purissima
rosa bianca sepolta,
fiorisci
là dentro
nella terra,
nella tua piovosa
terra
originaria…
Papa
materia
dolce,
mandorla
della terra…
Onorata sei
come
una mano che lavora
nella terra,
familiare
sei
come
una gallina,
compatta come un formaggio
che la terra produce
nelle sue mammelle
nutrici,
nemica della fame,
in tutte le nazioni
si piantò
la sua bandiera
vittoriosa…
Universale delizia,
non aspettavi
il mio canto,
perché sei sorda
e cieca
e sepolta.
A malapena parli
nell’inferno
dell’olio
o cantinelle fritture
dei porti,
vicino alle chitarre,
silenziosa,
farina della notte
sotterranea,
tesoro infinito
dei popoli.